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Lost Canvas:Capitolo 172

Lost Canvas – Capitolo 172

Il Cocito

Dopo aver ammesso che Shion è cambiato rispetto agli anni dell’apprendistato, Rune decide di inviare sé stesso e l’Ariete nel Cocito, il luogo degli Inferi in cui vengono imprigionate le anime degli uomini che osarono in vita opporsi alle divinità, in particolar modo l’inferno riservato ai Saint che si opposero al dio Hades.  Il Cocito, una distesa di ghiaccio, offre un’interminabile agonia, lasciando decomporre i cadaveri dei Cavalieri nel gelo, senza privarli mai del patimento e del supplizio. Shion rimane sconvolto nell’apprendere che i Cavalieri che lo salvarono, i guerrieri del XVI secolo, non hanno trovato la pace eterna ma solo un’interminabile sofferenza. Per riscattare la loro sorte, Shion attacca con la Stardust Revolution, ma lo spectre chiarisce che nel suo libro sono riportati i dati di quella tecnica e quindi ne conosce pregi e difetti. Eluso l’attacco del Cavaliere, Rune lo atterra con un colpo di frusta sulle micro fratture della Gold Cloth. Gli spiriti dei Cavalieri caduti nelle guerre precedenti sostengono Shion, ricordandogli che è destinato a fare da ponte tra le vecchie e le nuove generazioni. Rincuorato dal sostegno degli antichi guerrieri e desideroso di liberarli dalle sofferenze a cui sono stati destinati, l’Ariete d’Oro si rialza per abbattere Rune e sconfiggere Hades capendo quale sia il suo ruolo in una storia più grande.

Versione in Italiano

Lost Canvas: Capitolo 171

Lost Canvas – Capitolo 171

Il successore

Shion e Rune continuano a scontrarsi al Secondo Palazzo Malefico. Lo spectre sembra aver bloccato l’Ariete con il Reincarnation, che fa emergere dal corpo del Cavaliere i suoi peccati, sotto forma di parole che incidono il suo intero corpo. Tuttavia, Shion riesce a liberare un braccio, sul quale è incisa una cicatrice. Il Cavaliere ricorda quando, dopo essere stato colpito mortalmente al collo dalla frusta di Rune, era rimasto in terra a languire, quasi soffocato dallo sguardo di quelle corazze che stava distruggendo per accettare la proposta dello spectre. Prima di perdere i sensi, il piccolo Shion fu raggiunto da Hakurei, il quale gli procurò un taglio al braccio per donargli il suo stesso sangue. Shion chiese al maestro di fermarsi, perché indegno di ricevere il sangue dei gloriosi Cavalieri del XVI secolo. L’allievo spiegò come aveva abusato dei suoi poteri per spiare le vite e le morti degli antichi guerrieri, e per quel motivo, le armature ora lo respingono. Hakurei fece coraggio a Shion, spiegando che in realtà le Armature lo avevano salvato, fermando l’emorragia procurata dall’attacco di Rune, e gli avevano mostrato deliberatamente le gesta dei loro antichi possessori perché lui, Shion,  ne fosse testimone per la nuova generazione. Memore di ciò, l’Ariete annulla gli effetti del Reincarnation e si prepara a sconfiggere Rune. Il Guardiano però decide di mostrargli la vera sorte dei Cavalieri del precedente conflitto: Ariete e Balrog si ritrovano sulle distese del Cocito, l’Inferno di Ghiaccio.

Lost Canvas – Capitolo 170

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Lost Canvas – Capitolo 170

Rivivere la Storia

In passato, Shion e Rune stavano per stringere un diabolico patto: in cambio della Conoscenza di tutte le vite umane di ogni tempo, Shion avrebbe rinunciato per sempre ad occuparsi delle Cloth e dei Sacri Guerrieri di Athena. Il ragazzo inizia a distruggere tutte le Armature danneggiate, ma il suo pugno non riesce a scalfire una in particolare che, a differenza delle altre, non presentava nemmeno un graffio. Osservandola meglio, Shion comprendee che si tratta della corazza indossata dal suo maestro Hakurei durante la Guerra del XIV secolo, l’Armatura d’Argento dell’Altare.  Sfiorandola, Shion si rende conto che, distruggendo le altre armature, ha spezzato anche lo spirito dei loro antichi possessori, compagni del suo maestro nel precedente conflitto. Avvertendo un enorme calore provenire dall’Armatura dell’Altare, Shion chiede a Rune di rimandare il loro patto perché vuole conoscere meglio la storia di quelle corazze ma l’uomo si rivelò finalmente per ciò che era, lo spectre di Balrog. Con un colpo di frusta, Rune ferisce al collo il giovane, credendo di averlo eliminato. Tornati al presente, Ariete e Barlog si stanno ancora sfidando al Palazzo Malefico e tutto il corpo di Shion è reso inoffensivo dai caratteri di Rune, che indicano la colpa di cui si macchiò in passato il cavaliere. Inaspettatamente, il braccio di Shion non viene intaccato dal colpo dello Specter: in quell’arto risiede una ferita bagnata dal sangue di Hakurei.

Lost Canvas – Capitolo 169

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Lost Canvas – Capitolo 169

Il Parco Giochi

[SSA]Lost_Canvas_169_17Shion e Rune sono rimasti soli al Palazzo di Venere. Lo spectre ricorda quando, sei anni prima, ebbe la possibilità di uccidere il futuro Cavaliere dell’Ariete e non lo fece. Rune respinge lo StarDust Revolution con la frusta e contrattacca con il suo Reincarnation. La tecnica del Guardiano Malefico fa emergere dal corpo di Shion i ricordi del passato, quando era ancora un apprendista e già mostrava un grande talento nella riparazione delle Armature. Il giovane Shion riusciva a scorgere, attraverso le ferite delle corazze, le vite dei precedenti possessori delle stesse Armature. Col passare del tempo, Shion fu sempre meno interessato a riparare le corazze e maggiormente concentrato ad osservare gli eventi dei guerrieri caduti nel precedente conflitto sacro. Un giorno, nel luogo isolato dove Shion si esercitava, considerato dal giovane come il suo parco giochi, arrivò Rune, che gli propose di unirsi a lui per sfamare la sua sete di Conoscenza, non limitandosi più alle sole vite dei cavalieri morti, ma accedendo alle notizie su tutte le creature umane di ogni tempo. Rune pose come condizione che il giovane rinunciasse alla riparazione delle Armature e Shion sembrò accettare..

Lost Canvas – Capitolo 168

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Lost Canvas – Capitolo 168

Il Legislatore

Shion e Rune, all’interno del Palazzo di Venere, si scambiano battute che testimoniano una conoscenza di vecchia data. Lo spectre accusa l’Ariete di essersi lasciato sfuggire l’occasione di divenire come lui un signore della sapienza. Incurante delle parole di Tenma, Rune accusa Shion di essersi lasciato corrompere da Hakurei e fa sparire il suolo per far precipitare negli Inferi Sasha ed i tre Cavalieri. La mossa di Rune è annullata dal Crystal Wall, che crea una sorta di ponte sulla voragine. Shion invita Sasha e i suoi compagni a proseguire, mentre lui resterà indietro a combattere contro lo spectre. Rune risponde che probabilmente avrebbe dovuto eliminarlo otto anni prima quando ne ebbe l’occasione.

Lost Canvas – Capitolo 165 –

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Lost Canvas – Capitolo 165

Salvezza

Yoma si dirige di corsa verso il luogo in cui risiede Hades, poichè ha l’impressione che Alone sia pronto ad una nuova importante mossa. Il dio tiene a rapporto le sue truppe ed annuncia ad i suoi uomini che ormai sono rimasti solo tre Saint, tra le truppe nemiche e la stessa Atena è ormai stata privata del suo cosmo. All’improvviso, la truppa di Hades viene uccisa e Pandora, che assiste alla scena, capisce che ad eliminarli è stato proprio Alone. La donna comprende che l’anima del ragazzo non ha mai ceduto il passo a quella del dio e che Alone s’è preso gioco di tutti, lei compresa. Alone afferma di essere consapevole delle sue azioni, ma di non avere alcun rimorso poichè il suo piano è di regalare la Salvezza a tutto il mondo ed la via per la Salvezza passa attraverso il dono della Morte. E’ a questo scopo che ha eliminato i suoi vecchi compagni dell’orfanotrofio ed ora i suoi fedeli specter. Il completamento dell’opera è ora in mano ai Guardiani, gli ultimi specter apparentemente rimasti. Pandora è furibonda, ma Alone le dice di essere pronto a combatterla, avvertendola anche del fatto che, affrontandolo, andrebbe incontro ad una sofferenza inimmaginabile. Ansioso del prossimo incontro con Tenma, il ragazzo si prospetta l’inizio degli scontri nei templi.

Lost Canvas – Capitolo 164 –

Lost Canvas – Capitolo 164

Dolore umano

Yoma mostra al figlio Pegasus gli eventi del  giorno in cui lui, Alone e Sasha si unirono. Tenma era da poco arrivato in città e vagava in cerca di luoghi in cui riposare e stare da solo. Trovato il giovane, Sasha e Alone lo rimproverarono perchè ancora una volta li aveva lasciati senza dire nulla. Tenma ricordò ai due amici che, in qualsiasi parte della città si potesse trovare, restava sempre un ragazzino reietto senza mezzi e del quale non importava niente a nessuno. Sasha lo colpì con uno schiaffo, dicendogli che da quel momento avrebbe vissuto assieme a lei ed Alone, in modo da sostenersi a vicenda. Finito il racconto, Mephisopheles si rivolge a Sasha, accusandola di aver fatto tutto con premeditazione, onde avere maggiori possibilità di sconfiggere Hades incarnandosi nella  sorella del suo corpo mortale. La ragazza risponde di essersi incarnata in una ragazzina solo per conoscere meglio quelle sofferenze umane che agli dei sono del tutto sconosciute. Vivendo da essere umano, ha imparato ad apprezzare la forza di volontà ed i sentimenti degli umani, stringendo un rapporto di sincero affetto con Tenma ed Alone. Yoma si dice soddisfatto, poichè quindi anni prima non avrebbe mai immaginato che gli eventi si sarebbero evoluti spontaneamente a quel modo. Detto questo, si ritira dal campo di battaglia, affermando di essere smanioso di assistere agli ulteriori sviluppi scaturenti dal vortice dei rapporti tra suo figlio, Sasha ed Alone.