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Lost Canvas: Capitolo 179

Lost Canvas – Capitolo 179

Ave, Fenice !

Kagaho e Dohko sono entrambi travolti dalla furia del Rozan Koryuha di Libra, grazie al quale lo spectre sembra essersi liberato della rabbia che ne opprimeva l’animo. Tuttavia,  Bennu colpisce Dohko col Corona Blast per liberarlo dalla corrente del suo stesso colpo e salvargli la vita. Kagaho ricorda i momenti in cui Aaron gli confidò il suo vero progetto. L’incarnazione di Hades aveva ed ha ancora l’obiettivo di creare uno stato che vada oltre la vita e oltre la morte, poiché sia l’una sia l’altra sono causa di immani sofferenze per gli esseri umani.

Intrappolando le anime degli uomini nel suo Lost Canvas, Aaron conta di donare a tutti una Salvezza priva di dolore, ragione per cui Kagaho, pensando anche alla morte di suo fratello minore, decise di seguirlo fino alla fine, a costo di sopportare il peso delle sue colpe. Tornando al presente, Kagaho, in procinto di ardere a causa dell’attrito, si domanda se Sasha e Tenma, a cui Aaron sembra aver voltato le spalle, riusciranno a salvarlo e promette, in caso contrario, di rinascere in futuro per proteggerlo ancora una volta. Dal suo Laboratorio, Aaron osserva triste la scomparsa di Kagaho ma è consolato  dal pensiero che Bennu, prima di spirare,  abbia assunto la sua tinta più autentica. Sopraggiunge Pandora, con indosso una Surplice, che promette di uccidere presto l’anima di Aaron per far destare il vero Dio degli Inferi.

Lost Canvas: Capitolo 178

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Lost Canvas – Capitolo 178

Fiamme Rosse

Dohko e Kagaho iniziano ad ascendere verso il cielo, spinti dalla devastante energia della tecnica estrema di Libra, il Rozan Koryuha. Lo spectre invita il Cavaliere a pensare bene a ciò che sta facendo: l’attrito dell’ascensione finirà per polverizzare non solo la sua Surplice ma anche l’Armatura della Bilancia. Dohko, incurante delle proteste di Bennu, ricorda ancora il suo maestro che si trasformò in un dragone a causa della profonda solitudine in cui si era costretto a vivere. Il giovane Libra, fin dalla morte del maestro, nutre il rimorso per non esser riuscito a cambiare il destino del suo mentore, ripromettendosi che non avrebbe mai più permesso a qualcuno di morire nella solitudine. E’ proprio questo il motivo per il quale sta sacrificando sé stesso. Avendo intravisto la sofferenza  di Kagaho per il fratello perduto, Dohko ha compreso che deve fare il possibile per riportare alla luce  l’umanità che il suo avversario crede sopita, anche a costo di rischiare la vita. Bennu, colpito dal gesto di Dohko, ripensa al fratello Sui, che preferì gettarsi da un palazzo pur di non essere più un peso per lui. Kagaho non era mai riuscito a dirgli che in realtà non gli era di peso ma, anzi, era il suo unico supporto, ciò che lo portava a rialzarsi sempre. Riflettendo sui suoi sentimenti per il fratello, le fiamme di Bennu si trasformano da oscure in rosso fiammante. Lo spectre, vicino alla conversione, sembra cercare un altro tentativo di attacco verso Libra.

Lost Canvas – Capitolo 177 –

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Lost Canvas – Capitolo 177

Demone di Fiamme

Lo scontro tra Kagaho e Dohko prosegue con lo spectre sempre più accecato dalla rabbia. Libra sente che le fiamme di Bennu sono talmente poderosi da mettere a dura prova persino la sua Armatura d’Oro. Dichiarando di non essere interessato a tornare l’uomo che era, poiché privo di un luogo da chiamare casa , la Fenice Egizia attacca senza sosta il giovane avversario che, travolto dalle fiamme oscure, percepisce una frazione dei ricordi che Kagaho nasconde nel suo cuore. Da piccolo, Kagaho era solito difendere il fratello minore, finendo puntualmente col ferirsi. Questa situazione faceva soffrire il fratello del futuro spectre che, sentendosi un peso per lui, decise di lanciarsi nel vuoto per affrancarlo  del gravoso compito di proteggerlo. Libra comprende allora che Bennu è divorato dal dolore e dalla rabbia per aver perduto il fratello minore e sta cercando di percorrere un sentiero che porta alla perdita della sua umanità, per soffocare la sua tristezza. Deciso a sottrarre Kagaho al suo proposito nichilista, Dohko affera lo spectre alle spalle e si propone di darli una morte da uomo prima che la bestia abbia il sopravvento, quindi i due si innalzano verso il cielo.

Lost Canvas – Capitolo 176 –

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Lost Canvas – Capitolo 176

La Storia della Vita

Dohko e Kagaho si fronteggiano al Palazzo della Terra. Lo Spectre decide di uccidere Libra con il Rising Darkness, una tecnica che gli permette di disidratare l’avversario. Dohko ripensa alle acque di Goro Ho e ai tempi dell’addestramento, ricordando il suo maestro, un dragone millenario. Facendo ascendere un drago fino al cielo, Libra riesce a far piovere e confessa a Bennu di aver finalmente capito l’atteggiamento tenuto nei suoi confronti da Aldebaran del Toro all’epoca dello scontro a Santuario. Rasgado non lo uccise perché aveva intravisto una sofferenza particolare in lui. Ora Dohko, ricordando il suo maestro, ha finalmente compreso: così come il Dragone che gli fece da mentore era un uomo che, a causa del grande rancore verso l’umanità, aveva finito col rinnegare la sua natura e la sua anima si era staccata dal suo corpo per incarnarsi in quella del leggendario animale, adesso è Kagaho che rischia di trasformarsi in una fiera, consumato dal suo stesso rancore. Deciso a non permettere questo, il giovane Cavaliere d’Oro si appresta proseguire lo scontro.

Lost Canvas – Capitolo 175 –

Lost Canvas – Capitolo 175

Dovere

Dohko giunge finalmente sul Lost Canvas, al Terzo Tempio. Prima di dedicarsi a Kagaho, consegna l’Armatura divina a Sasha, poi invita i compagni a proseguire. Tenma si oppone fermamente, perché non vuole si ripeta ciò che accadde alla Cattedrale in Italia, quando Libra, per salvere lui, Shion e Yuzuruha, rimase quasi ucciso dalla Spada di Hades. Kagaho vuole impedire ai tre di proseguire verso il Tempio di Marte ed usa il Corona Blast, ma le fiamme vengono spezzate da Dohko grazie a una delle sue Spade. Tenma avverte un grande cambiamento nel cosmo di Libra e il Cavaliere d’Oro lo invita a non sottovalutarlo, specie adesso che ha ricevuto il Sangue della precedente Athena e, assieme ad esso, una missione da portare a compimento. Invitando Tenma a mantenere la promessa fatta a Sasha ed Aaron, Libra si prepara ad affrontare Bennu. Lo spectre decide di sbarazzarsi del Sanuge divino che scorre nel corpo di Dohko e, per farlo, sfoggia una nuova mortale tecnica, il Rising Darkness: una sfera di fiamme nere che inizia a disidratare il Cavaliere d’Oro.

Lost Canvas: Capitolo 174

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Lost Canvas – Capitolo 174

La Lapide

Regulus, Tenma e  Sasha sono giunti al Terzo Tempio Malefico, quello che rappresenta la Terra, e si trovano di fronte Kagaho di Bennu. Lo spectre, che Tenma aveva già conosciuto all’epoca della morte di Toro, intrappola Pegasus e Leo col Crucify Ankh per potersi dedicare alla dea Athena. Il guardiano di Hades accusa i Saint di essere deboli perché troppo legati ai sentimenti ed all’aiuto reciproco. Amore o odio, secondo Bennu si tratta di impurità inutili al raggiungimento della vera forza. Difatti lo spectre afferma di aver sepolto i suoi sentimenti sotto un Ankh infuocato, che rappresenta la lapide. Sasha però afferma che le sue parole sono mendaci, in quanto avverte che le sue fiamme nere sono intrise di tristezza. La trappola di fiamme viene spezzata da dei dragoni dorati. Bennu e Tenma capiscono che ad intervenire può essere stata una sola persona: Dohko di Libra è arrivato nella fortezza di Hades ed è pronto a chiudere i conti con Kagaho.

Lost Canvas – Capitolo 173

Lost Canvas – Capitolo 173

Il ruggito della Storia

Deciso a riscattare la sorte dei Cavalieri sepolti nel Cocito, Shion si rialza, sospinto dallo spirito degli stessi compagni caduti. Rune comprende l’intento di Ariete: il giovane vuole adoperare la tecnica creata da Hakurei per sigillare Hypnos, il Sekishiki Tenryo Ah. Essendo un colpo del maestro di Shion, il libro di Rune non lo annovera tra le tecniche di Ariete, quindi lo specter è convinto che il suo avversario stia solo compiendo un tentativo estremo e disperato, destinato al fallimento. Shion, conscio della sua missione di garantire la continuità tra la storia passata e quella futura, riesce a riprodurre la sfera spirituale ed a spazzare via Rune e il suo intero palazzo. Ormai in fin di vita, Balron riconosce lo straordinario talento innato dell’avversario, destinato a governare le truppe del Santuario come Gran Sacerdote.  Ripensando ai suoi compagni del presente, caduti prima di poter giungere sui templi malefici, si accinge a riprendere la corsa. Intanto, Regulus, Tenma e Sasha sono al Terzo Palazzo Malefico e si trovano davanti Kagaho di Bennu, Guardiano del Tempio della Terra.