Yuzuriha

Lost Canvas: Capitolo 215

Capitolo 215
Conclusione

Aaron e Tenma sono pronti a darsi il colpo finale: il primo è certo che l’esito sarà la fine del mondo o la sua stessa fine, il secondo è sicuro di poter salvare sia l’umanità sia l’anima dell’amico. Il Cavaliere di Pegasus concentra nel suo pugno tutta la sua volontà, dando vita ad una nuova tecnica, il Pegasus Suiseiken Kiseki che sembra stare per travolgere Aaron.

Dalla Nave della Speranza, Cait Sith, Yato e Yuzuriha avvertono l’incredibile possanza del cosmo dei contendenti. I Cavalieri, che non hanno seguito il volere di Sasha, non possono che commuoversi per le gesta del loro compagno Pegasus . Yato è lieto che il cosmo cocciuto e protettivo di Tenma non sia cambiato malgrado la situazione disperata.

Ma vi è un colpo di scena! Il Suiseiken Kiseki viene fermato dal Lost Canvas stesso che si pone a protezione di Aaron, approvando e favorendo il suo creatore. Aaron, rinfrancato, dà con la sua spada quello che sembra il colpo di grazia a Pegasus, decretando la conclusione dello scontro. Con il sangue di Tenma si appresta a completare il Lost Canvas, che sancirà la fine del mondo.

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Lost Canvas – Capitolo 205

Lost Canvas: Capitolo 205 – Spoiler

Cheshire, condotto da Athena nelle zone vicine all’ingresso del Lost Canvas, teme che la dea voglia farlo fuori. Sasha lo rassicura, affermando che ha deciso di andare in quel punto della fortezza per liberare i suoi compagni. Infatti, dal mare di nubi, riappare l’Arca della Speranza, con a bordo l’Armata del Santuario ancora in stato di pietrificazione. La dea spiega a Cheshire che i suoi guerrieri avevano violato la legge imposta da Aaron come condizione per entrare nella sua fortezza, ossia abbandonare i sentimenti del passato. Yato, Yuzuriha e gli altri si son lasciati trarre in inganno dalle voci dei loro cari e, voltato lo sguardo all’indietro, son diventati pietra. Tuttavia, forte dell’Armatura divina e dei suoi ritrovati poteri, Sasha è finalmente in grado di spezzare il maleficio. Il suo cosmo avvolge l’intera imbarcazione e, con un solo tocco, riesce a depietrificare Yato e tutti gli altri. Felice per vedere la sua dea con indosso l’Armatura sacra, Yato incita i suoi compagni a guidare l’attacco decisivo contro Aaron, ma Sasha frena subito il suo entusiasmo, chiedendo a tutti di ritirarsi e tornare alle loro esistenze pacifiche. Unicorno crede che la dea ritenga tutti loro dei deboli, ma Athena risponde che semplicemente ha già chiesto troppo a tutti loro e desidera proseguire col solo Tenma, l’unico, assieme a lei, in grado di ostacolare le ambizioni ed i piani di Hades. A Sasha basta sapere che il suo amato esercito sia salvo e prosegue a vivere serenamente sulla Terra. Intanto, Shion prosegue la scalata ai Templi Malefici e si trova sul sentiero che conduce al Palazzo di Nettuno. Ingannato dalla nebbia, non si avvede della presenza di Yoma. Lo spectre invita l’Ariete a togliersi di mezzo e a non rovinare i suoi piani per la guerra sacra ma, a difendere Sihon, arriva Tenma che, con indosso l’Armatura divina di Pegaso, è deciso a chiudere i conti con il mefistofelico genitore.