Shura

Saint Seiya Episode G. A.: Capitolo 7

Capitolo 7

Lama Indistruttibile

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All’entrata del tempio, Yoshino si stupisce che la gente, invece di entrare, stia uscendo di gran lena, chiedendosi cosa sia successo. Aiolia, invece, l’ha già capito, avendo sentito un cosmo bruciare all’improvviso e avverte le autorità di creare un perimetro di sicurezza.
Intanto, al tempio, Orlando attacca con il suo Drawn Sword, un terribile fendente che distrugge tutto attorno a sé. Shura è sorpreso dalla forza di tale colpo, percependo tutto il sangue e la forza racchiusi nella spada del gladiatore.
Orlando continua dicendo che quel colpo era solo un saluto e che da quel momento avrebbe fatto su serio per dare avvio al loro sacro duello per decretare lo spadaccino più forte. Ma Shura ribatte dicendo che la ricerca di maggior forza non vale nulla senza uno scopo più alto. Parole rigettate da Orlando per cui la ricerca di maggior forza è proprio ciò di più sacro che ci sia. Detto ciò, richiama decine di spade di luce, che si uniscono nel colpo Holy Sword Tower che abbatte tutto ciò che c’è attorno a sé!
Shura è scalzato via fino al padiglione d’oro a sette kilometri di distanza, sorprendendosi per la forza e la rapidità dell’attacco.
Orlando si affretta a raggiungerlo complimentandosi per essere riuscito ad evitare l’attacco e, al suo arrivo, trova il Capricorno con finalmente indosso la sua armatura. Il vero duello può cominciare!

Saint Seiya Episode G. A. : Capitolo 6

Capitolo 6

La Terra Sacra
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Lancillotto parla con un uomo, descrivendo il suo scontro con il Capricorno, che lui definisce ancora il suo re Artù. L’uomo non commenta se non che non vede l’ora di affrontarlo, dichiarando così di essere anche lui un gladiatore. Lancillotto gli propone quindi di affrontarlo a duello in quel momento, ma l’uomo rimanda, più interessato a questo cavaliere di cui commenta curioso il significato del nome Shura; divinità guerriera.
Alla stazione di Kyoto, Aiolia accompagna Yoshino che non vuole lasciare sola in quanto obiettivo dei Senza Volto. Yoshino accetta la cosa, ma non capisce perché sono dovuti venire a Kyoto. Aiolia risponde che Shura gli ha mandato un messaggio dicendogli di recarsi lì, con Yoshino che si stupisce che i Saint si mandino messaggi telefonici come persone normali.
Intanto Shura si trova al Kiyomizu-dera, il terreno sacro di Kyoto, con Kokuto, infastidito dal aver dovuto viaggiare in treno in una gabbia come un animale qualsiasi.
Shura viene avvicinato da un uomo che lo riconosce come un turista. L’uomo si offre di fargli da guida, parlandogli della storia del posto; costruito 1200 anni prima, il luogo originariamente era un luogo di sepoltura, dove in più sono morte molte persone fino a farlo diventare un terreno sacro, proprio come le 12 Case di Atene…
Shura, allarmato da quell’ultima affermazione, intima all’uomo di presentarsi, intuendo si tratti di un altro gladiatore. Kokuto glielo conferma, rammentandogli che è per lui che si sono recati a Kyoto. Shura si complimenta con l’uomo per essere riuscito a celare la sua aura, ma non ha potuto celare anche il suo sguardo, lo sguardo di un assassino.
L’uomo sorride a quelle parole, anche perché anche l’uomo che ha davanti ha spezzato molte vite con la sua lama, una lama intaccata di sangue come la sua Durlindana, la lama indistruttibile.
Kokuto capisce di chi si tratta, un cavaliere del mito europeo un tempo al servizio di Carlo Magno, con in mano una spada intrisa di ben quattro reliquie sacre che la rendono indistruttibile.
L’uomo conferma le parole della civetta indossando la propria armatura e presentandosi come il cavaliere Orlando, pronto a dare inizio al loro duello!

Saint Seiya Episode G. A. : Capitolo 5

Capitolo 5

La Catena di Andromeda

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Pluton, il senza volto che recide le vite degli uomini, proclama che presto prenderà le vite anche dei tre al suo cospetto. Ma Shun gli si para dinnanzi, lui che detesta così tanto battersi e la violenza, deciso a fermarlo per far si che non possa più nuocere a nessuno.
Pluton lo deride perché un misero uomo non potrà fermarlo e blocca il suo attacco con l’Evil Eye, un colpo spiritico che blocca l’avversario.
Shun e bloccato nel corpo, ma prova a difendersi ponendo le sue catene di cosmo a difesa. Una difesa, però, troppo debole per contrastare Pluton. Shura lo capisce presto e chiede a Shun perché non indossa la sua armatura, perché non indossa l’armatura di Andromeda in grado di difenderlo.
Ma Shun rivela di non essere più in possesso di tale cloth, e di aver combattuto fino a quel momento senza per rinforzarsi abbastanza per poter indossare la cloth che Athena gli ha donato; l’armatura d’oro della Vergine!
Richiamatala, Shun l’indossa presentandosi come Shun, il cavaliere d’oro di Virgo!
Yoshino e Shura sono sorpresi, soprattutto Shura che nota quanto l’armatura sia diversa da quella da lui conosciuta.
Solo Pluton non si stupisce, anzi, deride ancor di più l’avversario, sicuro di poterlo battere anche con indosso l’armatura d’oro.
Ma una nebulosa lo blocca, è il potentissimo attacco di Shun; la Nebulosa di Andromeda!
Il colpo annienta l’avversario, facendo sorprendere ancor di più Shura. Che anche il gold saint di virgo di quest’epoca sia, come Shaka, il più vicino agli dei?

Capitoli speciali per il Lost Canvas ed Episode G.A.

Nel numero di Ottobre di Champion Red sono usciti alcuni extra dedicati agli spin off di Saint Seiya di cui due capitoli speciali di quattro pagine di Lost Canvas ed Episode G.A. che vi andiamo a riassumere.
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Lost Canvas

Siamo a dopo la guerra sacra. Yuzuriha sta cercando di far abituare Yato alla vita quotidiana insegnandogli a pescare, ma il ragazzo non ne vuole sapere non sopportando i vermi. Yuzuriha lo costringe con la forza e Yato, suo malgrado, si appresta a farlo immaginando la stessa scena con Tenma al suo fianco. Nella sua immaginazione Tenma ci riesce facilmente come Yato lo ha sempre visto fare, invidiandolo per questo. Preso dal pensiero, Yato si accorge di aver preso un pesce, gioendo dell’accaduto, sente una mano sulla spalla e i complimenti di Tenma. Yato si volta di scatto, ma non vede nessuno, poi sorridendo, ringrazia l’amico scomparso.
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Episode G.A.

Al santuario, Shura incontra Kokuto, la civetta oracolo di Athena. La civetta gli parla del nuovo pericolo e che solo lui lo dovrà affrontare, essendo stato scelto come assassino in quanto già latore di una missione simile in passato. Comprendendo la gravità della cosa, Shura accetta di seguirla, anche a costo di passare per un traditore, seguendola alla volta di un paese lontano; il Giappone.
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Saint Seiya Episode G.A.: capitolo 4

Nota; il capitolo è di sole venti pagine invece che quaranta.

Capitolo 4

Silver Cord

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Nell’oscurità, un’ombra si muove decantando versi di un antico poema. Altrove un uomo si accorge dell’essere, comprendendo che la sua presenza significa la fine di una vita.
Yoshino si ritrova in un ospedale, portata da Shura per sincerarsi delle sue condizioni dopo la lotta. Shura si scusa, perché avendolo incontrato ora anche lei sarà un bersaglio degli uomini contro cui combatte; gli assassini della gilda “I senza volto”.
Yoshino non capisce, ma all’improvviso si materializza un filo d’argento legato al suo collo che un essere apparso dal nulla cerca di recidere. Dal canto che l’essere recita, Shura capisce che si tratta di Pluton, il dio decantato nella Divina Commedia come colui che recide i fili d’argento della vita degli uomini. Pluton concorda, lui è ora un senza volto, e ha rinunciato alla sua umanità per recidere le vite.
Shura lo blocca impedendogli di recidere il filo di Yoshino deridendolo per il fatto di farsi passare per un dio, quando non è altro che un assassino.
Pluton non si scompone, concordando ancora una volta, che sì lui è solo un’assassino ed è per quel compito che si trova lì, per ucciderli!
Un nuovo venuto blocca il nuovo colpo dell’essere, è il dottore dell’ospedale, che gli chiede cortesemente di andarsene.
Shura comprende subito che non si tratta di un’uomo comune, sentendo un grande cosmo provenire da lui. Il dottore conferma chiamandolo per nome e dichiarando di averlo già conosciuto in passato. Shura è sorpreso, perché non ricorda di averlo mai conosciuto.
Ma il dottore fermando Pluton con catene di cosmo, afferma che il loro incontro è nel passato per lui, ma nel futuro per Shura, e si presenta come Shun di Andromeda, accorso lì in suo aiuto!
Il tempo è a quanto pare mischiato per via della lotta contro Chronos, cosa succederà ora?

Saint Seiya Episode G. A. : Capitolo 3

Nota: Il numero di Champion Red Ichigo contenente questo capitolo è l’ultimo, in quanto la rivista chiude i battenti. A quanto sembra, la serializzazione del G continuerà sul web, di cui il prossimo capitolo è atteso per ottobre.

Capitolo 3

Avanzamento

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Lancillotto e Shura sono uno di fronte all’altro, pronti per uno scontro mortale. Pregustandolo, Lancillotto ride, e quando il Capricorno gli chiede il motivo della sua risata, il gladiatore ricorda l’era mitologica, in cui per la sua infedeltà con Ginevra, fu bandito da Camelot, ma che per la sua amata, uccise poi tutti i cavalieri della tavola rotonda, eccetto uno, che ora finalmente si ritrova dinnanzi; il suo re, Artù.
Ma Shura ribatte che non è il suo re e che lo affronterà per impedirgli di fare altre stragi. Ma Lancillotto continua dicendo che è molto tempo che cerca avversari da affrontare, e da portare nel castello della felicità, dove si incontrava con Ginevra, castello che ora si trova sulla terra.
Alla stazione, Aiolia è ancora con Yoshino e, notanto la sua fame, le va a prendere del Ramen istantaneo che poi scalda col cosmo. Mangiando Yoshino gli chiede come sia possibile che sia riuscita a vedere il mostro incendiario e Aiolia ammette che alle persone comuni esso era invisibile, pertanto la ragazza deve possedere un potere particolare, un potere chiamato cosmo. E dopo averle spiegato in cosa consiste, Aiolia la invita a raggiungere Shura, preoccupato di ciò che sta per succedere.
Tornati alla piazza, Shura osserva una costruzione urbana, dubitando che possa essere il castello nominato da Lancillotto, ma il gladiatore conferma che quella è una costruzione fallace, a rappresentanza della debolezza degli uomini e che sarà lì che i gladiatori si affronteranno per dimostrare i loro poteri, per dimostrare chi di loro sia il più forte.
Shura non concorda con questa affermazione, per lui un potere accresciuto solo per sé stessi non vale nulla, perché la forza esiste solo per proteggere gli altri, è questa che si chiama “giustizia”.
Ma Lancillotto deride l’ideologia del cavaliere, ed è pronto a distruggerla cominciando dal cavaliere!
Con tutta la sua forza, Lancillotto materializza la sua spada, l’Holy Sword Embodiment, per unirla al colpo Holy Sword Tower, creando un immensa croce di luce che lancia contro Shura.
In lontananza, Aiolia, vede la croce di luce e assiste alla distruzione creata dal suo infrangersi col suolo. Chiedendosi chi l’abbia creata, riceve risposta dalla civetta di Athena; a farlo è stato un gladiatore, il nemico di Shura e di Athena anche.
Compreso questo, Aiolia raggiunge la piazza, assistendo alle risate di Lancillotto che deride il suo re che alla fine non era poi così forte, per poi rivolgersi al nuovo cavaliere per nulla spaventato dal doverlo affrontare. Ma Aiolia lo ferma, perché il suo avversario non è ancora caduto.
Dalle macerie, infatti, emerge Shura senza elmo e ferito, ma per nulla sconfitto, tanto da rifiutare la mano offertagli dal giovane leone.
Lancillotto è entusiasta al vedere il suo avversario ancora in piedi, così da poter prolungare ancora la loro lotta. Così felice, il gladiatore replica l’attacco precedente, ma questa volta Shura lo blocca a mani nude e, decido a dimostrargli il valore della giustizia, spezza la croce grazie alla sua spada sacra; Excalibur.
Lancillotto è sia sorpreso che felice al vedere la forza dell’avversario e, sparendo in un vortice, dichiara che il loro saluto è terminato e gli promette di rivederlo presto.
Rimasti soli, Aiolia porge l’elmo al Capricorno comprendendo quale sia il vero nemico di Athena, ma quando Shura prova a spiegargli, Aiolia conferma che lui rimane comunque il suo assassino, perché è questa la sua missione. Ma se questi gladiatori sono veramente nemici di Athena, una volta sconfitti, il cavaliere potrebbe essere perdonato, perciò decide di seguirlo, per aiutarlo nella sua battaglia in nome di Athena!

 

 

 

 

 

 

Saint Seiya Episode G. A. : Capitolo 2

Capitolo 2

La Spada Malefica del Tradimento

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Qualcuno si muove nel quartiere Shinjuku, cerca qualcuno; il suo re.

Nella stazione, Aiolia e Shura si scontrano a colpi di Lightining Plasma ed Excalibur, sorprendendo la povera Yoshino.

I due Gold continuano a colpirsi senza esclusione di colpi, con Shura che chiede ad Aiolia fin dove vuole spingersi, Il giovane Leone risponde che andrà fino in fondo, costringendo Shura ad avviare una guerra dei mille giorni!

Ma la civetta oracolo alla spalla di Shura lo ferma, infatti, non è con Aiolia che lo spadaccino deve confrontarsi, ma il vero nemico si trova al momento al quartiere Shinjuku.

Shura comprende e chiede ad Aiolia fino a quando lo ha fatto sgombrare, Aiolia, guardandolo torvo, risponde che ha fino a mezzanotte. Allora Shura gli chiede di rimandare il loro scontro, giurandogli su Athena che tornerà per affrontarlo. Ma al giovane leone non basta, è su suo fratello Aiolos che deve giurare, solo allora si fiderà di lui. Shura annuisce e giura sulla memoria del Sagittario per poi congedarsi una volta smessa l’armatura.

Mentre si allontana, Shura chiede alla civetta se almeno ad Aiolia può raccontare la verità. Ma la civetta ribatte che lei è un oracolo di Athena e come tale deve rimanere un segreto.

Giunto al quartiere, Shura è salutato dal nuovo venuto, che lo definisce il “suo re”. Shura è sorpreso e ribadisce di non essere il re di nessuno chiedendo l’identità dell’uomo. L’uomo persevera nel chiamarlo re, scusandosi del fatto di averlo un tempo tradito, perché lui è Lancillotto, colui che brandisce la spada del traditore Arondight, che un tempo fu usata per uccidere i cavalieri della tavola rotonda!

Lancillotto continua dicendo che ora è un gladiatore senza padrone, con l’unico scopo di rafforzare la propria spada sacra, e può farlo solo spezzando altre spade sacre, fino a che non ne rimarrà una sola; la sua.

Shura capisce dove l’uomo vuole arrivare, e presentandoci come cavaliere di Athena e indossando nuovamente l’armatura, si prepara ad accogliere la sfida dell’antico guerriero.

Lancillotto sorride, felice di poter cominciare la propria guerra, ma Shura ribadisce che lui è un saint, pertanto combatte solo in nome della pace.