Regulus

Lost Canvas: Capitolo 220 – Spoiler

Lost Canvas: Capitolo 220 – Spoiler

Shion ricorda che Hades odia più di ogni altra cosa la luce solare e che le dodici costellazioni dei Gold Saint si trovano disposte sull’eclittica, ossia il percorso compiuto dal Sole in un anno: realizzato che le costellazioni sua e dei suoi compagni sono da tempi immemori bagnate da quella luce, l’Ariete richiama le 10 Gold Cloth mancanti. Sihon e Dhoko, aiutati dall’energia delle altre corazze dorate, iniziano ad attaccare il dio riproducendo un bagliore simile a quello del sole, ma, sebbene in un primo momento sembra che ce l’abbiano fatta, pochi istanti dopo Hades dice ai due che da soli non riusciranno mai a ferirlo. Inaspettatamente, appaiono i dieci Gold Saint defunti, pronti a dare l’ultimo contributo per vincere la Guerra Sacra: Sisiphos impugna il suo arco mentre Sion, Doko, Albafika, Asmita, Aldebaran, Manigoldo, El Cid, Dégel, Cardia, Regulus ed Aspros convogliano l’essenza dei loro cosmi sulla punta della freccia d’oro. I dodici guerrieri riescono a ricreare la luce del sole e travolgono il Dio degli Inferi. La luce fa risvegliare anche Tenma e Sasha, mentre Sisiphus invita Pegasus a non permettere mai che la luce della speranza venga offuscata dalle tenebre del Male.

Lost Canvas: Capitolo 201

Capitolo 201
Qualcuno da Cercare

Ultimo scambio di battute tra Rhadamanthys e Regulus. La Viverna si congratula con il giovane Leone per l’impresa appena compiuta, riuscita infine grazie al colpo che per primo aveva imparato dal padre. Regulus, prima di abbandonare la sua temporanea forma, trova similitudine tra sé ed il Drago Divino: entrambi distratti da un proposito sbagliato, entrambi desiderosi di trovare chi cercano. Qualche attimo dopo giunge Shion che apprende gli eventi e piange la morte del giovane compagno d’armi. Ma non c’è tempo per il suo dolore: Rhadamanthys sembra essere ancora vivo! Però invece di ingaggiare battaglia con l’Ariete, vola via dicendo di voler trovare chi cerca da tutta la vita. Nel frattempo Pandora sta per raggiungere Aaron..

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Lost Canvas: Capitolo 200

Capitolo 200
Dialogo con la Terra

Duecento Capitoli, un applauso pieno di ammirazione per Lost Canvas e la sua grande autrice Shiori Teshirogi. Festeggiamo questo importante traguardo per tutti i fan di Saint Seiya aggiungendo alla nostra edizione molti bonus, frutto del lavoro dei bravissimi fanartist della X-Color.

Ma veniamo alla storia!

Rhadamanthys scorge vicino all’Armatura del Leone la figura di Regulus che guarda in lontananza verso la sua patria. Sorpreso dalla scena, vuole chiudere la questione subito ma Regulus, etereo, è sfuggente e leggero come un soffio di vento.

Padrone di una consapevolezza superiore, colpisce Rhadamanthys al cuore affermando di aver finalmente inteso suo padre Ilias e cosa comporti dialogare con la Terra. Regulus infatti è ormai morto, ma vuole ricongiungersi con la terra solo dopo aver sconfitto il suo avversario con il Lightning Bolt.

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Lost Canvas – Capitolo 199

Lost Canvas: Capitolo 199 – Spoiler –

Nonostante il fallimento dell’Athena Exclamation, Regulus non ha intenzione di arrendersi a Rhadamanthys e sceglie di adoperare un attacco che impieghi il massimo potere dei dodici Cavalieri d’Oro. Mentre lo Zodiaco appare dietro il giovane Leone, la Viverna afferma che si tratta solo di un tentativo disperato. Regulus però risponde che è la via giusta per superare i suoi limiti umani ed abbatterlo una volta per tutte. Il Cavaliere, memore dei giorni vissuti assieme ai paricasta, invoca la Zodiac Clamation, un attacco che unisce le dodici tecniche supreme dei Gold Saint. Inizialmente, sembra funzionare, ma a Rhadamanthys basta un po’ di impegno per annullare l’attacco, mentre Regulus non è in grado di sopportare l’attacco e finisce annichilito dalla sua stessa tecnica. Prossimo alla morte, rivede lo spirito del suo maestro Sisyphus, il quale gli parla di Ilias come di suo fratello maggiore e gli ricorda come, dopo la morte, il vecchio Leone sia tornato ad essere un tutt’uno con la Terra. Regulus chiede disperatamente al maestro perché non riesca a ritrovare il padre nel Vento o nel circostante. Sisyphus gli risponde che Ilias è sempre rimasto nello stesso luogo e, finalmente, Regulus comprende ciò che non aveva mai inteso. Mentre Rhadamanthys si congratula con l’avversario perché il suo attacco ha strappato parte del Lost Canvas, dimostrando di essere andato oltre la soglia dell’Umano, Regulus muore, riflettendo sul fatto che suo padre, che tanto ha cercato, era rimasto sempre proprio accanto e dentro di lui.

Lost Canvas: Capitolo 198

Capitolo 198 – Estremo

Capitolo capolavoro della Shiori Teshirogi che in queste venti pagine, con ben sei di splash screen, produce probabilmente i momenti qualitativamente più alti dell’intera epopea saintseiyana. L’apertura è affidata ad Aaron che ci introduce nell’eterna disputa tra uomo e dio, tra finito ed infinito. Nello scontro tra Regulus e Rhadamanthys, dal suo Laboratorio, egli vede riproporsi la romantica sfida dell’uomo al divino, come fu per la Torre di Babele, come è per la Scienza sostituta della fede.

Perfetti i due contendenti per questo ricorso storico: la Viverna è paragonabile ad un dio grazie al sangue di Hades; il Leone è il genio umano che si adopera per superare i propri limiti.

Dato l’insuccesso dei suoi precedenti attacchi, Regulus è pronto ad usare quella che definisce tecnica estrema, l’Athena Exclamation, anche se da solo. Improvvisando una posa per portare a compimento la Tecnica Trina, riesce a scagliare il colpo contro Rhadamanthys, ma questi riesce a fenderla e, pur riconoscendo i meriti dell’avversario, afferma che non è ancora sufficiente per il potere di un dio e gliene dà dimostrazione con un terribile attacco. Regulus inizia a credere che sia impossibile per un uomo sfidare un dio, frustrato di essere impotente di fronte a chi si è ripromesso di uccidere per tanti anni. Ma ancora non vuole arrendersi, è convinto di poter spingere i propri limiti oltre quanto già fatto ed invoca l’intero Zodiaco ad assisterlo.

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Lost Canvas: Capitolo 197

Capitolo 197
Nuova Stella

Rhadamanthys sbeffeggia Ilias per aver voluto combattere malgrado il suo fisico fosse provato al limite a causa della malattia ed Ilias spiega, riprendendo il discorso fatto a Rasgado, che la sua stella era già morta e quindi non in grado di brillare. Alla vista di suo figlio accorso da lui si rende conto che Regulus rappresenta la stella nata dallo spegnimento della sua. Rhadamanthys però non ha intenzione di fermarsi anche se ha di fronte inermi padre e figlio, ma Ilias, rasserenato dalla sua epifania, spiega alla Viverna che l’Ordine Celeste decreta che Regulus continuerà a vivere. Lo spectre è pronto a sfidare le parole di Ilias cercando di incornare assieme il Leone e suo figlio, ma Ilias col suo attacco di commiato spezza il corno che avrebbe dovuto trafiggere Regulus, scappato via, e spegne l’incendio della foresta. Le ragioni di Ilias danno da pensare a Rhadamanthys che sembra rinunciare alla missione. Terminato il ricordo, Regulus dice a Rhadamanthys di essersi preparato a questo scontro rivivendo di continuo quel giorno e che, anche se la Viverna adesso aveva trasceso la condizione umana, la avrebbe comunque superata.

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