Deuteros

Lost Canvas: Capitolo 220

Capitolo 220
Luce Dorata

Shion, grazie alle sue conoscenze ed al suo acume, vuole tentare una mossa disperata: esorcizzare Hades sfruttando la Luce del Sole, diretta antagonista delle Tenebre Infernali. Per fare questo, sfrutta la psicocinesi ed il suo intimo rapporto con le Armature per richiamare i Segni Zodiacali attraversati dall’Eclittica, vale a dire le Dodici Armature d’Oro.

La Luce che Dohko e Shion riescono a generare da esse è in grado di colpire Hades e di diradare le Tenebre, ma solo per poco, infatti Hades non riporta alcuna ferita e solo il suo corpo ospite subisce delle leggere ustioni. Ripiomba l’Oscurità e con essa sembra giungere la fine.

Ma quando la rassegnazione sta per avere il sopravvento, gli spiriti dei Cavalieri d’Oro caduti tornano per indossare le loro Armature per una ultima volta. Il richiamo di Tenma è giunto fino a loro e, guidati da Sisyphus, tutti danno l’ultimo fondamentale contributo.

E’ un momento narrativo altissimo: con una sola frase Shiori Teshirogi riesce a descrivere l’intero arco narrativo riguardante ciascun Cavaliere d’Oro, che resterà inevitabilmente marchiato nel cuore e nella memoria dei fan di Saint Seiya.

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Lost Canvas – Capitolo 209

Lost Canvas: Capitolo 209 – Spoiler

Aspros afferma che, come Khronos, non ha intenzione di lasciarsi battere, ma il dio non è affatto intimorito e lo attacca con delle lance  ricavate da delle lancette che trapassano facilmente la Surplice di Gemini. Kairos è convinto di aver immobilizzato Aspros, ma il guerriero ha ancora un braccio libero e lancia, all’insaputa del dio, il Genro Mao Ken. Il secondo attacco di Kairos si infrange sulla Gold Cloth dei Gemelli, che impedisce alle lance di uccidere Aspros. Kairos riflette a voce alta sull’assurdità della volontà del defunto Deuteros di difendere suo fratello. Infatti secondo il dio è colpa di Aspros se Deuteros è stato depredato di una vita dignitosa, esattamente come accaduto per lui a causa del fratello Khronos, che lo ha condannato alla sua attuale situazione. Ma adesso Kairos è convinto di potersi vendicare, sfruttando Aaron, un falso dio degli Inferi, ed i poteri dell’Armatura Divina di Pegaso. Il fratello di Khronos si dice in grado di soppiantare gli dei dell’Olimpo e di pronto a duccidere il suo stesso fratello maggiore. A un tratto però capisce che c’è qualcosa di strano nella sua voglia di  confessare i suoi piani: Aspros è ancora vivo ed ha usato il leggendario pugno demoniaco e si dice soddisfatto perché adesso sa di avere una possibilità per eliminarlo. Gemini spiega che il punto debole di Kairos è proprio il suo corpo da spectre e per questo richiama il rosario di Asmita, col quale è pronto a chiudere il conto con il diabolico dio dell’Attimo.

Lost Canvas: Capitolo 207

Capitolo 207
Fratelli Dèmoni

Aspros invita Tenma ad abbandonare il campo di battaglia per salvare Dohko e Shion, adducendo che per poter battersi contro il demonio bisogna essere dèmoni a propria volta. Aspros spiega a Tenma che Mephistopheles ha cambiato il destino suo e del suo gemello spargendo la sua diabolica goccia, cosa che il Cavaliere di Pegasus conosce bene sulla sua pelle avendo dovuto affrontare la sua stessa madre ed Aaron. Tenma però si convince a lasciare il combattimento ad Aspros, solo quando gli vengono ricordate le sue parole all’Isola di Kanon: diventare più forte per impedire ad altri di morire.

Yoma però pretende che Shion venga lasciato alla sua mercé e cerca di utilizzare il suo orologio, ma Aspros, candidato a Grande Sacerdote, dimostra grandi conoscenze: per neutralizzare il potere del suo avversario, ha infatti spostato il combattimento nell’Another Dimension che, spostandosi alla velocità della luce, non ha un fluire del tempo costante.

Per la prima volta Yoma deve cedere la regia ad un altro, ma non gli sembra un problema e vuole accontentare Aspros recitando la sua condanna a morte.

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