Civetta

Saint Seiya Episode G. A. : Capitolo 2

Capitolo 2

La Spada Malefica del Tradimento

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Qualcuno si muove nel quartiere Shinjuku, cerca qualcuno; il suo re.

Nella stazione, Aiolia e Shura si scontrano a colpi di Lightining Plasma ed Excalibur, sorprendendo la povera Yoshino.

I due Gold continuano a colpirsi senza esclusione di colpi, con Shura che chiede ad Aiolia fin dove vuole spingersi, Il giovane Leone risponde che andrà fino in fondo, costringendo Shura ad avviare una guerra dei mille giorni!

Ma la civetta oracolo alla spalla di Shura lo ferma, infatti, non è con Aiolia che lo spadaccino deve confrontarsi, ma il vero nemico si trova al momento al quartiere Shinjuku.

Shura comprende e chiede ad Aiolia fino a quando lo ha fatto sgombrare, Aiolia, guardandolo torvo, risponde che ha fino a mezzanotte. Allora Shura gli chiede di rimandare il loro scontro, giurandogli su Athena che tornerà per affrontarlo. Ma al giovane leone non basta, è su suo fratello Aiolos che deve giurare, solo allora si fiderà di lui. Shura annuisce e giura sulla memoria del Sagittario per poi congedarsi una volta smessa l’armatura.

Mentre si allontana, Shura chiede alla civetta se almeno ad Aiolia può raccontare la verità. Ma la civetta ribatte che lei è un oracolo di Athena e come tale deve rimanere un segreto.

Giunto al quartiere, Shura è salutato dal nuovo venuto, che lo definisce il “suo re”. Shura è sorpreso e ribadisce di non essere il re di nessuno chiedendo l’identità dell’uomo. L’uomo persevera nel chiamarlo re, scusandosi del fatto di averlo un tempo tradito, perché lui è Lancillotto, colui che brandisce la spada del traditore Arondight, che un tempo fu usata per uccidere i cavalieri della tavola rotonda!

Lancillotto continua dicendo che ora è un gladiatore senza padrone, con l’unico scopo di rafforzare la propria spada sacra, e può farlo solo spezzando altre spade sacre, fino a che non ne rimarrà una sola; la sua.

Shura capisce dove l’uomo vuole arrivare, e presentandoci come cavaliere di Athena e indossando nuovamente l’armatura, si prepara ad accogliere la sfida dell’antico guerriero.

Lancillotto sorride, felice di poter cominciare la propria guerra, ma Shura ribadisce che lui è un saint, pertanto combatte solo in nome della pace.

 

Lost Canvas – Capitolo 192

Lost Canvas: Capitolo 192 – Spoiler

Tenma cerca di recuperare le energie cercando di richiamare a sé la propria anima.  Corpo, Spirito e Armatura stanno diventando una cosa sola: la sua corazza evolve ulteriormente. Partita spiega che si tratta di una Armatura Divina, corazza leggendaria seconda solo alle Kamui, le Sacre Vesti che ammantano i dodici Dei dell’Olimpo. Partita dichiara che il suo vero obiettivo era ottenere la God Cloth di Pegasus Tenma, indossando la potente cloth, riesce ad avere facilmente la meglio sulla madre. Morente, i ricordi di Partita vengono svelati a Tenma: in passato, la donna era la messaggera di Athena. Proprio con Civetta, la dea della Guerra rifletteva sulla scelta di incarnarsi in una donna per sostenere la guerra contro Hades. Civetta le sconsigliò di farlo, per paura che la sua signora si potesse ritrovare inerme contro il potente avversario. Athena le rispose che accanto a lei avrebbe avuto il Cavaliere di Pegasus e, che soprattutto, non doveva sottostimare le potenzialità della condizione umana. Decisa a servire ad ogni costo la sua amata divinità, Civetta decise di reincarnarsi anche lei in un essere umano, per tenere d’occhio Pegasus, onde impedire che il più importante guerriero di Athena smarrisse i legami con la dea, e ovviamente per poter continuare ad assisterla da vicino. Ormai alla fine, Partita dice a Tenma di essere onorata di avergli fatto da madre e si scusa con Athena per non aver mantenuto appieno la sua promessa, lasciandola sola prima della battaglia finale. Tenma, compresa la situazione, si rialza e si dirige al Palazzo di Plutone, consapevole che la sua unica scelta è completare il percorso tracciato per lui dal Fato.