Aaron

Lost Canvas: Capitolo 216

Capitolo 216
Voce

Aaron ha causato una terribile ferita a Tenma che si domanda perché gli spiriti del Lost Canvas abbiano voluto difendere colui che è causa della loro condizione. Quando Aaron cerca di completare la vecchia tela riguardante la loro infanzia, Sasha viene bloccata dagli stessi spiriti che la afferrano assieme a Tenma e fanno sentire la loro voce. Il loro è un appello al Cavaliere di Pegasus affinché smetta di lottare contro Aaron, che vedono come un benefattore perché li sta effettivamente salvando dalla sofferenza che sono costretti a patire sia da vivi sia da morti.

Ma grazie alla Nave della Speranza, i superstiti dell’esercito di Athena giungono sul posto in loro aiuto: hanno disobbedito al volere di Sasha perché non potevano voltare le spalle alla situazione critica di un loro compagno.

E’ Yato stesso che cerca di far riprendere Tenma, prima di essere interrotto da Aaron. Il giovane Cavaliere dell’Unicorno trova tutto il suo coraggio per porsi di fronte a colui che fa le veci di Hades e lo accusa di non conoscere Tenma, poiché egli si rialzerà. Ma Aaron sa bene di questa indole e vuole farla finita..

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Lost Canvas: Capitolo 215

Capitolo 215
Conclusione

Aaron e Tenma sono pronti a darsi il colpo finale: il primo è certo che l’esito sarà la fine del mondo o la sua stessa fine, il secondo è sicuro di poter salvare sia l’umanità sia l’anima dell’amico. Il Cavaliere di Pegasus concentra nel suo pugno tutta la sua volontà, dando vita ad una nuova tecnica, il Pegasus Suiseiken Kiseki che sembra stare per travolgere Aaron.

Dalla Nave della Speranza, Cait Sith, Yato e Yuzuriha avvertono l’incredibile possanza del cosmo dei contendenti. I Cavalieri, che non hanno seguito il volere di Sasha, non possono che commuoversi per le gesta del loro compagno Pegasus . Yato è lieto che il cosmo cocciuto e protettivo di Tenma non sia cambiato malgrado la situazione disperata.

Ma vi è un colpo di scena! Il Suiseiken Kiseki viene fermato dal Lost Canvas stesso che si pone a protezione di Aaron, approvando e favorendo il suo creatore. Aaron, rinfrancato, dà con la sua spada quello che sembra il colpo di grazia a Pegasus, decretando la conclusione dello scontro. Con il sangue di Tenma si appresta a completare il Lost Canvas, che sancirà la fine del mondo.

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Lost Canvas: Capitolo 214

Capitolo 214
Aaron

Vediamo dalla prospettiva di Aaron quella che sembra la battaglia decisiva della Guerra Sacra. In questo modo scopriamo come, fin dall’infanzia, Aaron aveva incubi rappresentanti la memoria di Hades; sogni in cui il mondo e lui stesso venivano salvati dal Cavaliere di Pegasus, di cui aveva riconosciuto gli occhi in Tenma. L’anima del giovane pittore è stata tormentata, attirata dall’oscurità di Hades da un parte e dalla vividezza di Tenma dall’altra. Purtroppo l’intervento di Pandora e degli dei Gemelli ed il risveglio dei poteri di Hades in lui lo isolarono e spinsero a seguire il cammino del dio degli Inferi per cercare di dare la salvezza oltre la morte a coloro che aveva nolente ucciso. Ma i suoi tentativi di fermare Pegasus sono tutti falliti, probabilmente perché affrontare il Pegasus Mitologico incarnato in Tenma è da sempre stata la sua attrattiva più grande. Ed il combattimento attuale conferma quanto già accaduto: Tenma si rialza e continua a lottare, rendendo felice Aaron che comunque sta evitando di dare sfoggio del massimo potere di Hades. Ma l’attacco risolutivo è vicino, con esso Aaron vuole assecondare il destino di una Guerra Sacra: la fine del mondo o la sua.

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Lost Canvas: Capitolo 213

Capitolo 213
Risposta

Una battaglia terribile è cominciata, ad un livello al di là delle possibilità di Dohko e Shion che, frustrati, possono solo fare da spettatori. Le azioni di Kairos hanno portato a scontrarsi due amici: Aaron e Tenma, il primo in qualità di Hades, il Dio degli Inferi, ed il secondo come Pegasus, il Campione di Athena.

Dopo i primi fendenti di Aaron, Tenma invita Sasha ad attendere ed affronta il giovane pittore pronto a rendergli la risposta maturata nel suo difficile cammino. Aaron però non vuole ascoltare nulla e gli ricorda che è ormai irraggiungibile dalle sue parole e dai suoi colpi. Lo dimostra con un terribile fendente che trapassa da parte a parte Tenma e la sua Armatura Divina.

In quel momento Tenma realizza che Hades non ha cambiato Aaron, sepolto dall’oscurità del dio, e che la sua voce non lo ha raggiunto poiché non forte abbastanza. Ma questa volta ci è riuscito e gli stringe forte la mano, ribadendo di essere il solo che può batterlo.

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Lost Canvas: Capitolo 212 Spoiler

Lost Canvas: Capitolo 212 – Spoiler

Tenma ed Aaron sono faccia a faccia sulle scale che portano al Palazzo di Nettuno. Il saint si sorprende del fatto che il dio non sia rimasto ad attenderlo all’interno del suo Laboratorio. L’incarnazione di Hades spiega che ormai i tempi sono maturi perché possa concludere l’opera a cui si è dedicato e che adesso ritiene Tenma pregno di tanta tristezza da potersi finalmente confrontare con lui. Pegasus però afferma di essere l’unico veramente triste tra i due, poiché il sacrificio dei suoi amici e compagni è stato il dazio da pagare per poter giungere a confrontarsi con lui. Aaron , sconfortato, dice che probabilmente il suo antico amico non è ancora pronto, quindi si appresta ad eliminare Shion e Dohko, ancora privi di sensi per gli scontri con Kagaho e Yoma. A difesa dei due si pone proprio Tenma e, subito dopo, appare Sasha, pronta anche lei a battersi con l’incarnazione del dio degli Inferi. Aaron afferma che i suoi vecchi amici non sono in grado di comprendere ancora il vero motivo per il quale abbia deciso di sterminare, con molta sofferenza, l’intera umanità. Senza il Lost Canvas gli uomini sarebbero costretti a continuare a morire e rinascere, mantenendosi in una vita piena di dolori e di stenti. La sua missione è portare la Salvezza che priva di ogni dolore e, per fare  questo, dovrà abbattere Tenma e Sasha. Il pavimento di cadaveri attorno ad Aaron inizia ad ammassarsi e da esso emerge la Surplice di Hades. Brandendo la sua spada, Aaron è pronto a concludere la Guerra Sacra.

Lost Canvas: Capitolo 211

Capitolo 211
Una Persona

Aspros inizia a perdere le forze e, chiusasi la Superdimensione, anche quanto contenuto nella Dimensione Oscura torna al suo posto nel Lost Canvas, dove arriva Sasha. La dea subito si rende conto della grave situazione di Aspros, ma questi non vuole essere avvicinato e racconta del suo tradimento dichiarando impossibile per Athena capire l’animo di chi si rivolge all’oscurità. Sasha, dal canto suo, ammette di non poter approvare il percorso scelto dal suo Cavaliere, ma ricorda a Gemini che in tutti gli uomini è presente un lato oscuro assieme a quello luminoso e che la vita stessa si svolge entro questi due limiti, pertanto considera Aspros, secondo questo punto di vista, non differente da qualsiasi altra persona. Aspros, ormai tornato del tutto Spectre per il Rewind Bio, inizia a divenire cenere, ma rivela a Sasha che, proprio per la sua grande capacità di restare una persona comune, sarà una dea meritevole poiché in grado di abbracciare tutti gli esseri umani, in tutte le loro sfaccettature. L’armatura sacra di Gemini e i resti della surplice di Gemini si compongono a totem, splendido simbolo della duplicità dell’animo umano.

Nel frattempo Tenma interrompe la sua corsa alla vista di sua madre Partita che, lo invita a fare silenzio ed estrae Yoma dal grano del Rosario che lo imprigionava. La visione di Mephistopheles addormentato tra le braccia della sua compagna, intenerisce persino il Cavaliere di Pegasus che concede al dio di credere al suo amore per Partita.

Ma irrompe Aaron, dicendo che quella era la visione del sogno di Yoma racchiuso nel Rosario e lo schernisce per i suoi errori. Il giovane è pronto ad ingaggiare battaglia con Tenma, sapendo che presto anche Sasha si unirà a loro.

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