Saint Seiya Episode G. A. : Capitolo 5

Capitolo 5

La Catena di Andromeda

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Pluton, il senza volto che recide le vite degli uomini, proclama che presto prenderà le vite anche dei tre al suo cospetto. Ma Shun gli si para dinnanzi, lui che detesta così tanto battersi e la violenza, deciso a fermarlo per far si che non possa più nuocere a nessuno.
Pluton lo deride perché un misero uomo non potrà fermarlo e blocca il suo attacco con l’Evil Eye, un colpo spiritico che blocca l’avversario.
Shun e bloccato nel corpo, ma prova a difendersi ponendo le sue catene di cosmo a difesa. Una difesa, però, troppo debole per contrastare Pluton. Shura lo capisce presto e chiede a Shun perché non indossa la sua armatura, perché non indossa l’armatura di Andromeda in grado di difenderlo.
Ma Shun rivela di non essere più in possesso di tale cloth, e di aver combattuto fino a quel momento senza per rinforzarsi abbastanza per poter indossare la cloth che Athena gli ha donato; l’armatura d’oro della Vergine!
Richiamatala, Shun l’indossa presentandosi come Shun, il cavaliere d’oro di Virgo!
Yoshino e Shura sono sorpresi, soprattutto Shura che nota quanto l’armatura sia diversa da quella da lui conosciuta.
Solo Pluton non si stupisce, anzi, deride ancor di più l’avversario, sicuro di poterlo battere anche con indosso l’armatura d’oro.
Ma una nebulosa lo blocca, è il potentissimo attacco di Shun; la Nebulosa di Andromeda!
Il colpo annienta l’avversario, facendo sorprendere ancor di più Shura. Che anche il gold saint di virgo di quest’epoca sia, come Shaka, il più vicino agli dei?

Capitoli speciali per il Lost Canvas ed Episode G.A.

Nel numero di Ottobre di Champion Red sono usciti alcuni extra dedicati agli spin off di Saint Seiya di cui due capitoli speciali di quattro pagine di Lost Canvas ed Episode G.A. che vi andiamo a riassumere.
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Lost Canvas

Siamo a dopo la guerra sacra. Yuzuriha sta cercando di far abituare Yato alla vita quotidiana insegnandogli a pescare, ma il ragazzo non ne vuole sapere non sopportando i vermi. Yuzuriha lo costringe con la forza e Yato, suo malgrado, si appresta a farlo immaginando la stessa scena con Tenma al suo fianco. Nella sua immaginazione Tenma ci riesce facilmente come Yato lo ha sempre visto fare, invidiandolo per questo. Preso dal pensiero, Yato si accorge di aver preso un pesce, gioendo dell’accaduto, sente una mano sulla spalla e i complimenti di Tenma. Yato si volta di scatto, ma non vede nessuno, poi sorridendo, ringrazia l’amico scomparso.
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Episode G.A.

Al santuario, Shura incontra Kokuto, la civetta oracolo di Athena. La civetta gli parla del nuovo pericolo e che solo lui lo dovrà affrontare, essendo stato scelto come assassino in quanto già latore di una missione simile in passato. Comprendendo la gravità della cosa, Shura accetta di seguirla, anche a costo di passare per un traditore, seguendola alla volta di un paese lontano; il Giappone.
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Saint Seiya Episode G.A.: capitolo 4

Nota; il capitolo è di sole venti pagine invece che quaranta.

Capitolo 4

Silver Cord

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Nell’oscurità, un’ombra si muove decantando versi di un antico poema. Altrove un uomo si accorge dell’essere, comprendendo che la sua presenza significa la fine di una vita.
Yoshino si ritrova in un ospedale, portata da Shura per sincerarsi delle sue condizioni dopo la lotta. Shura si scusa, perché avendolo incontrato ora anche lei sarà un bersaglio degli uomini contro cui combatte; gli assassini della gilda “I senza volto”.
Yoshino non capisce, ma all’improvviso si materializza un filo d’argento legato al suo collo che un essere apparso dal nulla cerca di recidere. Dal canto che l’essere recita, Shura capisce che si tratta di Pluton, il dio decantato nella Divina Commedia come colui che recide i fili d’argento della vita degli uomini. Pluton concorda, lui è ora un senza volto, e ha rinunciato alla sua umanità per recidere le vite.
Shura lo blocca impedendogli di recidere il filo di Yoshino deridendolo per il fatto di farsi passare per un dio, quando non è altro che un assassino.
Pluton non si scompone, concordando ancora una volta, che sì lui è solo un’assassino ed è per quel compito che si trova lì, per ucciderli!
Un nuovo venuto blocca il nuovo colpo dell’essere, è il dottore dell’ospedale, che gli chiede cortesemente di andarsene.
Shura comprende subito che non si tratta di un’uomo comune, sentendo un grande cosmo provenire da lui. Il dottore conferma chiamandolo per nome e dichiarando di averlo già conosciuto in passato. Shura è sorpreso, perché non ricorda di averlo mai conosciuto.
Ma il dottore fermando Pluton con catene di cosmo, afferma che il loro incontro è nel passato per lui, ma nel futuro per Shura, e si presenta come Shun di Andromeda, accorso lì in suo aiuto!
Il tempo è a quanto pare mischiato per via della lotta contro Chronos, cosa succederà ora?

Lost Canvas Gaiden Aspros: Capitolo 3

Capitolo 3

Colui che trascende l’umanità

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Capitolo 73 totale

Sotto gli occhi di Aspros, una surplice si pone sul corpo di Chris, la surplice Di Ketus stella del Cielo Decadente!

Aspros capisce così che la voglia di Chris sulla schiena non era semplicemente tale, bensì un sigillo impostole dal padre nel tentativo di trattenere la stella malefica, sigillo ora spezzato da Earheart.

Mentre Ursula ride felice nel vedere la surplice tanto desiderata, Chris attacca Aspros con una potente raffica d’acqua. Il cavaliere non si capacita della trasformazione della ragazza, subendo il colpo, ma intuendo anche qualcosa.

Spazzato via Aspros, Ursula chiama a sé la sorella, beandosi della sua forza e cercando di prenderne l’armatura, ma non solo la surplice non si toglie, ma addirittura Chris, incosciente, attacca la sorella soffocandola in una bolla d’acqua.

Un colpo alla testa ferma la spectre; è Aspros deciso a non lasciare Chris in quelle condizioni. Ricordandole la sua volontà di non ferire nessuno, la biasima per essersi così docilmente messa a disposizione di una stella malefica e, ricordando il suo dovere di saint, afferma che se resta tale la ucciderà. Detto questo contrasta il nuovo colpo di Chris generando una galassia in miniatura.

Ma il tutto era solo un diversivo per attaccare Earheart, in quanto Aspros ha capito che è lui a controllare la giovane, che infatti interviene subito a sua protezione.

Nel mentre contrasta la giovane per arrivare allo spectre, Aspros intuisce quanto la ragazza stia soffrendo nel non riuscire a opporsi alla possessione. Ma per nulla turbato, Aspros la deride, dicendo che non serve che pianga contro il destino, perché non è colpa di nessuno per quello che sta facendo, se non la sua, perché è solo lei che può decidere cosa fare della sua vita.

Le parole del cavaliere fanno centro, e la ragazza parla per la prima volta affermando, in lacrime, di non voler fare del male a nessuno. Fattosi carico dei suoi sentimenti, Aspros la colpisce nuovamente con un colpo alla testa, liberandola dal controllo della stella malefica. E promettendole che la salverà eliminando i suoi aguzzini.

Earheart è sorpreso; la stella del Cielo Decadente è molto potente, e sua missione era di portarle la chiamata del sommo Hades a sì che si risvegliasse, e contro tale richiamo non basta la sola volontà. Lo spectre quindi non capisce come Aspros abbia fatto.

Il cavaliere sorride, spiegando che è tramite il cervello che si formula il pensiero e il cosmo e che lui, essendo in grado di controllarlo tramite il leggendario colpo diabolico, può fare tutto, tanto da giungere a livelli simili a un dio.

Earheart comprende; agendo sul cervello, Aspros ha reso l’io della ragazza sordo al richiamo di Hades, potendo così salvarla dalla stella malefica. Capito ciò, Earheart ritiene imperante fermare un uomo con tale potere prima che possa fare altri danni, così, mostrata la sua surplice, lo attacca col suo Crimson Cross.

Ma Aspros devia facilmente il colpo con l’Another Dimension, affermando che un colpo non funziona due volte contro un saint. E, deciso a portare a compimento la promessa fatta a Chris, attacca con una potentissima Galaxian Explosion che distrugge l’intera nave.

Cosa ne sarà stato di Ursula e Earheart?

Saint Seiya SaintiaSho: Capitolo 14

Capitolo 14

Come un Pegaso

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Le Galaxian Wars sono entrate nel vivo, e Shoko, dimessa dall’ospedale, si reca con l’amica Rumi ad assistere ad uno degli scontri. Quel giorno a combattere sono Seiya di Pegasus e Shiryu del Dragone!
Shoko ha conosciuto Seiya qualche giorno prima e ripensa al loro incontro, quando Seiya le ha raccolto il ciondolo della sorella prima che lo perdesse. Shoko, ancora sofferente per la morte della sorella, non riesce a nascondere il suo stato d’animo, incuriosendo il nuovo venuto che le chiede cosa rappresenta per lei quel ciondolo. Shoko risponde che è un ricordo di sua sorella che l’ha sempre protetta fino alla fine. Seiya capisce, anche lui ha una sorella da cui è stato separato da piccolo, ma in cuor suo è convinto di poterla ritrovare un giorno, è per questo che va avanti continuando a combattere.
Tornata al presente, Shoko assiste alla caduta di Seiya, infrantosi contro la temibile difesa del Dragone. Il cavaliere ha subito un brutto colpo alla testa, e tutti lo danno per spacciato, ma proprio in quel momento, in un turbine di petali di cosmo, Pegasus si rialza, deciso a non arrendersi! Con tutte le sue forze, Seiya lancia un potente Ryuseiken che gli da la vittoria.
Grazie a quella scarica di cosmo, Shoko comprende appieno le parole del ragazzo di quel giorno e, superata la folla, va da lui mentre lo stanno portando via in barella, promettendogli che anche lei andrà avanti combattendo!
All’esterno, Juan e Georg hanno assistito allo scontro alla televisione di un bar dove stanno mangiando. Juan biasima quei ragazzi che già stupidamente vanno contro le leggi del santuario, ma poi, ancor più stupidamente, rischiano la vita in sterili incontri. Georg ribatte che percepisce però la loro determinazione in quei combattimenti, per questo non riesce ad avercela con loro. Juan lo deride, ritenendolo troppo comprensivo, forse perché anche lui ha allenato un giovane cavaliere di bronzo. Ma Georg nega, sono lì in missione perché, secondo il Sacerdote, il male si annida fra loro, ed è quindi loro dovere fermarlo.
Finito di mangiare, i due escono dal locale riunendosi con Katya, che non ha voluto mangiare con loro, e quando Juan le chiede se c’è tempo per fare un giro, la santia ribatte che ci potrebbero essere nemico ovunque, e che è quindi vitale utilizzare la minima occasione per colpire la falsa Athena. Mentre lei si allontana, Juan commenta quanto sia antipatica chiedendosi se sono così tutte le saintie, anche perchè, a quanto pare, alcune di esse stanno al fianco di Saori Kido. Juan si chiede così il perché due cavalieri d’argento abbiano dovuto affiancare una saintia nel contrastare delle sue parigrado, e Geor suppone che più che per aiutarla, sia per tenerla d’occhio.
Giunta la notte, Saori indugia nel Colosseo osservando il ring, con Mii che la va a chiamare per partire.
Al di fuori del Colosseo, Shoko sta tornando a casa, pensierosa, senza ascoltare le parole dell’amica Rumi che suppone si sia presa una cotta per Pagasus. Ma Shoko nega, ammettendo però di essere rimasta colpita dal suo combattimento. Rumi è d’accordo, chiedendosi cosa facciano i saint quando non combattono. Ma Shoko risponde, sovrappensiero, che loro combattono sempre per difendere Athena e la giustizia. In quel momento, un fulmine si abbatte sul Colosseo, sorprendendo entrambe, soprattutto Shoko che intuisce che quello non è un fenomeno normale.
Infatti, al Colosseo, Saori giace in ginocchio, difesa da Mii e Xiaoling vestite delle loro armature. Contro di loro si ergono Juan dello Scudo e Georg della Croce del Sud che, constatando la veridicità delle affermazioni di Katya e la giovinezza delle tre, si chiedono se valga la pena attaccarle. Ma una voce li incita a combattere; è Katya, anch’essa vestita della sua armatura, pronta a combattere le sue vecchie compagne, sgomente nel vederla dalla parte del nemico.
Una nuova battaglia si profila all’orizzonte, e Shoko sembra determinata a fare la sua parte!

 

Saint Seiya Episode G. A. : Capitolo 3

Nota: Il numero di Champion Red Ichigo contenente questo capitolo è l’ultimo, in quanto la rivista chiude i battenti. A quanto sembra, la serializzazione del G continuerà sul web, di cui il prossimo capitolo è atteso per ottobre.

Capitolo 3

Avanzamento

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Lancillotto e Shura sono uno di fronte all’altro, pronti per uno scontro mortale. Pregustandolo, Lancillotto ride, e quando il Capricorno gli chiede il motivo della sua risata, il gladiatore ricorda l’era mitologica, in cui per la sua infedeltà con Ginevra, fu bandito da Camelot, ma che per la sua amata, uccise poi tutti i cavalieri della tavola rotonda, eccetto uno, che ora finalmente si ritrova dinnanzi; il suo re, Artù.
Ma Shura ribatte che non è il suo re e che lo affronterà per impedirgli di fare altre stragi. Ma Lancillotto continua dicendo che è molto tempo che cerca avversari da affrontare, e da portare nel castello della felicità, dove si incontrava con Ginevra, castello che ora si trova sulla terra.
Alla stazione, Aiolia è ancora con Yoshino e, notanto la sua fame, le va a prendere del Ramen istantaneo che poi scalda col cosmo. Mangiando Yoshino gli chiede come sia possibile che sia riuscita a vedere il mostro incendiario e Aiolia ammette che alle persone comuni esso era invisibile, pertanto la ragazza deve possedere un potere particolare, un potere chiamato cosmo. E dopo averle spiegato in cosa consiste, Aiolia la invita a raggiungere Shura, preoccupato di ciò che sta per succedere.
Tornati alla piazza, Shura osserva una costruzione urbana, dubitando che possa essere il castello nominato da Lancillotto, ma il gladiatore conferma che quella è una costruzione fallace, a rappresentanza della debolezza degli uomini e che sarà lì che i gladiatori si affronteranno per dimostrare i loro poteri, per dimostrare chi di loro sia il più forte.
Shura non concorda con questa affermazione, per lui un potere accresciuto solo per sé stessi non vale nulla, perché la forza esiste solo per proteggere gli altri, è questa che si chiama “giustizia”.
Ma Lancillotto deride l’ideologia del cavaliere, ed è pronto a distruggerla cominciando dal cavaliere!
Con tutta la sua forza, Lancillotto materializza la sua spada, l’Holy Sword Embodiment, per unirla al colpo Holy Sword Tower, creando un immensa croce di luce che lancia contro Shura.
In lontananza, Aiolia, vede la croce di luce e assiste alla distruzione creata dal suo infrangersi col suolo. Chiedendosi chi l’abbia creata, riceve risposta dalla civetta di Athena; a farlo è stato un gladiatore, il nemico di Shura e di Athena anche.
Compreso questo, Aiolia raggiunge la piazza, assistendo alle risate di Lancillotto che deride il suo re che alla fine non era poi così forte, per poi rivolgersi al nuovo cavaliere per nulla spaventato dal doverlo affrontare. Ma Aiolia lo ferma, perché il suo avversario non è ancora caduto.
Dalle macerie, infatti, emerge Shura senza elmo e ferito, ma per nulla sconfitto, tanto da rifiutare la mano offertagli dal giovane leone.
Lancillotto è entusiasta al vedere il suo avversario ancora in piedi, così da poter prolungare ancora la loro lotta. Così felice, il gladiatore replica l’attacco precedente, ma questa volta Shura lo blocca a mani nude e, decido a dimostrargli il valore della giustizia, spezza la croce grazie alla sua spada sacra; Excalibur.
Lancillotto è sia sorpreso che felice al vedere la forza dell’avversario e, sparendo in un vortice, dichiara che il loro saluto è terminato e gli promette di rivederlo presto.
Rimasti soli, Aiolia porge l’elmo al Capricorno comprendendo quale sia il vero nemico di Athena, ma quando Shura prova a spiegargli, Aiolia conferma che lui rimane comunque il suo assassino, perché è questa la sua missione. Ma se questi gladiatori sono veramente nemici di Athena, una volta sconfitti, il cavaliere potrebbe essere perdonato, perciò decide di seguirlo, per aiutarlo nella sua battaglia in nome di Athena!

 

 

 

 

 

 

Saint Seiya Saintia Sho: Capitolo 13

Capitolo 13
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Galaxian Wars

Nel Centro Europa, alla Saint Academy, una ragazza ottiene il suo scrigno, con il dovere di affiancare e proteggere Athena.
Nel frattempo, nell’ospedale della Fondazione Grado, Shoko si risveglia da un sonno durato tre giorni, accolta dal padre felice di vederla sana e salva. Ma, sebbene fisicamente stia bene, ciò che la tormenta è nel suo cuore, perché è lì che sa che sua sorella Kyoko non c’è più.
All’ospedale, riceve la visita di Saori e Mii, felici di rivederla in forze. Saori si scusa per quanto accaduto a Kyoko e le rivela il vero motivo per cui sta dando inizio alle Galaxian Wars; far rivelare il male all’interno del Santuario!
Ciò scatenerà una nuova battaglia, ma Saori non vuole che Shoko la combatta, ha già fatto il suo e perso abbastanza, ora deve solo vivere una vita normale come Kyoko avrebbe voluto per lei.
Tornate alla residenza, Mii chiede a Saori se sia certa della sua decisione, con la battaglia imminente e la perdita di Kyoko e la scomparsa di Katya, Shoko sarebbe molto utile. Ma Saori è sicura, il sacrificio di Kyoko le ha mostrato la vera forza degli uomini ed è sufficiente per spingerla a combattere per loro.
All’improvviso sentono delle urla; è Tatsumi atterrato da una strana ragazza. La ragazza è Ling Xiaoling, la saintia dell’Orsa Minore, accorsa per affiancare Athena. La giovane non aveva riconosciuto Tatsumi per il maggiordomo di Athena e si scusa per averlo attaccato, per poi presentarsi a Saori rivelando di essere al corrente della situazione e che ora non dovrà più temere, perché ci sarà lei a proteggerla.
Mentre Xiaoling, tira su il morale a Saori parlando delle Galaxian Wars, Mii si chiede se il Santuario non stia già operando contro di loro e, in effetti, Saga, il finto Sacerdote, ha convocato due silver alla Tredicesima.
Essi sono Juan dello Scudo e Georg della Croce del Sud. Saga parla loro delle Galaxian Wars, in cui dei semplici bronze hanno tradito le regole del santuario per combattere per motivi personali. Ma Saga ha compreso che dietro a questa manifestazione c’è un complotto ordito dalla Fondazione Grado, capeggiata da Saori Kido, la ragazza su cui i silver dovranno indagare. I due però sono dubbiosi, sul fatto che una semplice ragazzina possa osare tanto, ma una nuova venuta li avverte; Saori finge di essere Athena e come tale va punita. Tali parole giungono da Katya della Corona Boreale, una saintia, così presentata da Saga, che sa quindi per certo chi è realmente Athena.
Dato loro il compito di uccidere la ragazza e tutti i saint traditori, Saga si ritira nelle sue stanze, rimuginando su Saori e comprendendo bene che lei, i saint e la cloth del Sagittario sono tutti collegati. Ne è certo, è lei la dea che tredici anni prima sfuggì alle sue grinfie a causa di Aiolos. Ma ora che si è rivelata è pronto ad affrontarla, così da poter poi diventare il nuovo dominatore della Terra!
Intanto, all’ospedale, Shoko esce a prendere una boccata d’aria, ripensando alle parole di Saori, sul fatto che ora debba tornare a una vita normale. Ma la ragazza si sente svuotata ora che ha perso sua sorella, tanto che, cadutole il prezioso ciondolo donatole da Kyoko, non trova la forza di prenderlo prima che cada in un tombino. Ma in suo soccorso giunge un ragazzo con una cloth in spalla, che le porge il ciondolo intuendo quanto sia importante per lei.
Shoko non lo conosce ancora, ma egli è Seiya, Bronze Saint di Pegaso!