Lost Canvas – Capitolo 164
Dolore umano
Yoma mostra al figlio Pegasus gli eventi del giorno in cui lui, Alone e Sasha si unirono. Tenma era da poco arrivato in città e vagava in cerca di luoghi in cui riposare e stare da solo. Trovato il giovane, Sasha e Alone lo rimproverarono perchè ancora una volta li aveva lasciati senza dire nulla. Tenma ricordò ai due amici che, in qualsiasi parte della città si potesse trovare, restava sempre un ragazzino reietto senza mezzi e del quale non importava niente a nessuno. Sasha lo colpì con uno schiaffo, dicendogli che da quel momento avrebbe vissuto assieme a lei ed Alone, in modo da sostenersi a vicenda. Finito il racconto, Mephisopheles si rivolge a Sasha, accusandola di aver fatto tutto con premeditazione, onde avere maggiori possibilità di sconfiggere Hades incarnandosi nella sorella del suo corpo mortale. La ragazza risponde di essersi incarnata in una ragazzina solo per conoscere meglio quelle sofferenze umane che agli dei sono del tutto sconosciute. Vivendo da essere umano, ha imparato ad apprezzare la forza di volontà ed i sentimenti degli umani, stringendo un rapporto di sincero affetto con Tenma ed Alone. Yoma si dice soddisfatto, poichè quindi anni prima non avrebbe mai immaginato che gli eventi si sarebbero evoluti spontaneamente a quel modo. Detto questo, si ritira dal campo di battaglia, affermando di essere smanioso di assistere agli ulteriori sviluppi scaturenti dal vortice dei rapporti tra suo figlio, Sasha ed Alone.