Lost Canvas Manga

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Lost Canvas: Capitolo 214

Capitolo 214
Aaron

Vediamo dalla prospettiva di Aaron quella che sembra la battaglia decisiva della Guerra Sacra. In questo modo scopriamo come, fin dall’infanzia, Aaron aveva incubi rappresentanti la memoria di Hades; sogni in cui il mondo e lui stesso venivano salvati dal Cavaliere di Pegasus, di cui aveva riconosciuto gli occhi in Tenma. L’anima del giovane pittore è stata tormentata, attirata dall’oscurità di Hades da un parte e dalla vividezza di Tenma dall’altra. Purtroppo l’intervento di Pandora e degli dei Gemelli ed il risveglio dei poteri di Hades in lui lo isolarono e spinsero a seguire il cammino del dio degli Inferi per cercare di dare la salvezza oltre la morte a coloro che aveva nolente ucciso. Ma i suoi tentativi di fermare Pegasus sono tutti falliti, probabilmente perché affrontare il Pegasus Mitologico incarnato in Tenma è da sempre stata la sua attrattiva più grande. Ed il combattimento attuale conferma quanto già accaduto: Tenma si rialza e continua a lottare, rendendo felice Aaron che comunque sta evitando di dare sfoggio del massimo potere di Hades. Ma l’attacco risolutivo è vicino, con esso Aaron vuole assecondare il destino di una Guerra Sacra: la fine del mondo o la sua.

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Lost Canvas: Capitolo 213

Capitolo 213
Risposta

Una battaglia terribile è cominciata, ad un livello al di là delle possibilità di Dohko e Shion che, frustrati, possono solo fare da spettatori. Le azioni di Kairos hanno portato a scontrarsi due amici: Aaron e Tenma, il primo in qualità di Hades, il Dio degli Inferi, ed il secondo come Pegasus, il Campione di Athena.

Dopo i primi fendenti di Aaron, Tenma invita Sasha ad attendere ed affronta il giovane pittore pronto a rendergli la risposta maturata nel suo difficile cammino. Aaron però non vuole ascoltare nulla e gli ricorda che è ormai irraggiungibile dalle sue parole e dai suoi colpi. Lo dimostra con un terribile fendente che trapassa da parte a parte Tenma e la sua Armatura Divina.

In quel momento Tenma realizza che Hades non ha cambiato Aaron, sepolto dall’oscurità del dio, e che la sua voce non lo ha raggiunto poiché non forte abbastanza. Ma questa volta ci è riuscito e gli stringe forte la mano, ribadendo di essere il solo che può batterlo.

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Lost Canvas: Capitolo 212 Spoiler

Lost Canvas: Capitolo 212 – Spoiler

Tenma ed Aaron sono faccia a faccia sulle scale che portano al Palazzo di Nettuno. Il saint si sorprende del fatto che il dio non sia rimasto ad attenderlo all’interno del suo Laboratorio. L’incarnazione di Hades spiega che ormai i tempi sono maturi perché possa concludere l’opera a cui si è dedicato e che adesso ritiene Tenma pregno di tanta tristezza da potersi finalmente confrontare con lui. Pegasus però afferma di essere l’unico veramente triste tra i due, poiché il sacrificio dei suoi amici e compagni è stato il dazio da pagare per poter giungere a confrontarsi con lui. Aaron , sconfortato, dice che probabilmente il suo antico amico non è ancora pronto, quindi si appresta ad eliminare Shion e Dohko, ancora privi di sensi per gli scontri con Kagaho e Yoma. A difesa dei due si pone proprio Tenma e, subito dopo, appare Sasha, pronta anche lei a battersi con l’incarnazione del dio degli Inferi. Aaron afferma che i suoi vecchi amici non sono in grado di comprendere ancora il vero motivo per il quale abbia deciso di sterminare, con molta sofferenza, l’intera umanità. Senza il Lost Canvas gli uomini sarebbero costretti a continuare a morire e rinascere, mantenendosi in una vita piena di dolori e di stenti. La sua missione è portare la Salvezza che priva di ogni dolore e, per fare  questo, dovrà abbattere Tenma e Sasha. Il pavimento di cadaveri attorno ad Aaron inizia ad ammassarsi e da esso emerge la Surplice di Hades. Brandendo la sua spada, Aaron è pronto a concludere la Guerra Sacra.

Lost Canvas: Capitolo 211

Capitolo 211
Una Persona

Aspros inizia a perdere le forze e, chiusasi la Superdimensione, anche quanto contenuto nella Dimensione Oscura torna al suo posto nel Lost Canvas, dove arriva Sasha. La dea subito si rende conto della grave situazione di Aspros, ma questi non vuole essere avvicinato e racconta del suo tradimento dichiarando impossibile per Athena capire l’animo di chi si rivolge all’oscurità. Sasha, dal canto suo, ammette di non poter approvare il percorso scelto dal suo Cavaliere, ma ricorda a Gemini che in tutti gli uomini è presente un lato oscuro assieme a quello luminoso e che la vita stessa si svolge entro questi due limiti, pertanto considera Aspros, secondo questo punto di vista, non differente da qualsiasi altra persona. Aspros, ormai tornato del tutto Spectre per il Rewind Bio, inizia a divenire cenere, ma rivela a Sasha che, proprio per la sua grande capacità di restare una persona comune, sarà una dea meritevole poiché in grado di abbracciare tutti gli esseri umani, in tutte le loro sfaccettature. L’armatura sacra di Gemini e i resti della surplice di Gemini si compongono a totem, splendido simbolo della duplicità dell’animo umano.

Nel frattempo Tenma interrompe la sua corsa alla vista di sua madre Partita che, lo invita a fare silenzio ed estrae Yoma dal grano del Rosario che lo imprigionava. La visione di Mephistopheles addormentato tra le braccia della sua compagna, intenerisce persino il Cavaliere di Pegasus che concede al dio di credere al suo amore per Partita.

Ma irrompe Aaron, dicendo che quella era la visione del sogno di Yoma racchiuso nel Rosario e lo schernisce per i suoi errori. Il giovane è pronto ad ingaggiare battaglia con Tenma, sapendo che presto anche Sasha si unirà a loro.

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Lost Canvas: Capitolo 210

Capitolo 210
Cala il Sipario

Kairos sembra sottovalutare l’intenzione di Aspros di utilizzare il Rosario per neutralizzarlo, ma è ancora scottato per il Genromaoken subìto e vuole punire lo Spectre dei Gemelli con il Real Marvellous, disprezzando il ruolo degli uomini nel palcoscenico della vita assimilabile a quello di burattini in preda ai capricci degli dei. Aspros però, ridotto molto male nel fisico, non cede ancora nella volontà di portare a termine le sue intenzioni. Risponde a tono a Kairos sostenendo il valore assoluto dell’unicità della vita umana, la quale non doveva essere disprezzata proprio da lui condannato a vivere innumerevoli esistenze da uomo. Apre dunque la Via degli Dei, e, con l’ausilio del Rosario, costringe l’anima sigillata di Kairos a ricongiungersi al corpo ospitante la Stella Malefica di Mephistopheles: il suo piano è di precipitare lo spectre nella Superdimensione per catturarne l’anima in un grano del Rosario. E così, dopo tantissime vite ad aspettare la giusta occasione di rivalsa sul fratello Khronos capitata in questa epoca grazie alla Stella di Mephistopheles, proprio a causa di questa il ciclo di vita e di morte a cui era condannato Kairos viene spezzato, almeno finché resterà imprigionato. Gli ultimi pensieri di Yoma, scanditi dagli ultimi rintocchi di un orologio, vanno a Partita, colei che gli faceva dimenticare la sua vendetta, colei che in fondo aveva amato.

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